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Dalla Prefazione dell'edizione originale
L'editore Comm. Dott. Ulrico Hoepli volle, ora sono dieci anni, ch'io accettassi da lui l'incarico di comporre per la sua celebre collezione di Manuali un Dizionario biogranco-storico e presto poi, dopo la mia sollecita accettazione, convenne con me, in base alla stabilita mole dell'opera, doversi questa limitare alla pura e semplice forma di Dizionario biografico.
E, veramente, tale forma adottando, non si abbandonava affatto né si alterava sostanzialmente l'idea prima; perchè nella biografia si comprende tutta la storia nel più ampio senso del nome, cioè la narrazione dell'umano progresso nella vita sociale, negli ordini civili e politici e nelle potenziali manifestazioni dell'intelletto e del sentimento, nella letteratura, cioè, nella scienza e nell'arte. "La biografia è la sola vera storia" ("Biography is the only true History"), scrisse un celebre storico inglese, Thomas Carlyle.
Il metodo dell'opera mia può essere riassunto così: biografie brevi, colla maggior possibile esattezza dei dati personali comuni e colla nota caratteristica individuale più spiccata e pure con qualche opportuna indicazione bibliografica.
Rispetto all'esattezza dei dati personali comuni (date e luoghi della nascita e della morte) devo confessare che non sempre mi fu possibile di mantenerla, avendo dovuto talvolta, dopo le più diligenti ricerche, piegare il capo umiliato, a me applicando per penitenza il motto satirico del poeta tedesco "Er starb.. post Christum natum - Ich weiss nicht mehr das Datum".
Ai nomi più luminosi offertimi dalla storia civile e religiosa, dalle belle lettere, dalle scienze e dalle arti moltissimi ne associai di meno appariscenti, anzi umili affatto; sicché forse a taluno, scorrendoli, potranno venire in mente i versi di Dante "Ma dimmi, della gente che procede, - Se tu ne vedi alcun degno di nota".
Tuttavia credo di non avere fatto male così; perchè anche gli umili cooperatori del civile progresso hanno diritto a grande rispetto e ad alta considerazione.
La statistica, poi, dell'opera mia si riassume in circa 50.000 voci e 80.000 numeri.
Milano, giugno 1907.
Prof. Gottardo Garollo.
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